domenica 9 giugno 2013

NO MORE HEROES

I Joy Division hanno inciso alla fine degli anni'70 "Unknown Pleasures" e "Closer": due dischi che li hanno consacrati alla storia del post punk (concetto che ingloba in maniera semplicistica, ma efficace, tutti i gruppi nati a seguito della rivoluzione o involuzione generata dal punk, appunto), nonostante emanassero un sound terribilmente rantolante, cupo e minimalista. Lo stralunato leader Ian Curtis denotava palesi limiti sia a livello tecnico (è sufficiente ascoltare "New Dawn Fades" per rendersene conto) che espressivo (basta scovare qualche performance live su You Tube). La sua morte prematura, analogamente a quanto è avvenuto 15 anni più tardi con la morte di Kurt Cobain, ha consegnato inevitabilmente al Mito un personaggio di opinabile spessore artistico.

20 commenti:

  1. Probabilmente hai ragione: Ian Curtis forse non era un grandissimo cantante nel senso tradizionale del termine (e neanche il chitarrista era un musicista straordinario), ma sono stati una band geniale, unica e irraggiungibile (per quanto mi riguarda, da annoverare tra le due o tre più importanti di sempre). Oltre che una delle band più imitate nella storia della musica…e New Dawn Fades è un capolavoro!
    Il punk, e tutto ciò che è venuto dopo, rappresenta la rottura degli schemi: non è assolutamente necessario essere musicisti funambolici, quelle che contano sono le idee e la creatività.

    Un saluto. :)

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  2. Opinabile spessore artistico, forse... però enorme carisma, almeno su disco. Volendo indagare quanti eroi del rock furono di basso spessore artistico... si riempirebbero dei volumi)))

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  3. Grazie per i Vostri feedback, ragazzi! Ero consapevole che con questa opinione avrei scatenato qualche reazione... e francamente era proprio questo l'obiettivo :) Andiamo con ordine:

    Non ho mai apprezzato un certo modo di fare rock (vengo principalmente dalla scuola del prog rock, dell'AOR e dell'heavy metal deluxe della prima metà degli Eighties), quindi credo sia naturale per me non apprezzare gli artisti di basso spessore artistico... anche se come in ogni genere ci sono delle pregevoli (a parer mio eccezioni).
    Sono convinto che i Bauhaus erano un gruppo mille volte più talentuoso ed ispirato dei Joy Division, ma a differenza della band di Curtis non hanno mai riscosso il dovuto successo (e non intendo solo commerciale, anche artistico). Stesso dicasi per i Sisters Of Mercy: i primi EP li trovo inascoltabili, poi guarda caso, subentra Sua santità Jim Steinmann e li trasforma in una band incredibile ("Floodland" la reputo una pietra miliare del gothic rock). Lo stesso discorso potrei farlo per i Gene Loves Jezebel e tanti altri, ma come sempre, la morte ci mette sempre lo zampino. Prendi i Christian Death: idolatrati nella creatura di Rozz Williams, sbeffeggiati a priori nella versione di Valor. Ovvio quest'ultima versione ha tirato fuori delle porcate immonde, ma un disco come "Atrocities" (gentilmente consigliato da Ant) e "The Scriptures" sono due dischi incredibili. Lancio una provocazione: se Glenn Danzig fosse morto dopo la sua dipartita dai Misfits avrebbe ottenuto lo stato di mito, ora per molti è un cantante afono che dovrebbe appendere il microfono al chiodo. No?

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  4. Beh, non hai tutti i torti…Anche se io la penso diversamente (per esempio preferisco i primi ep dei Sisters al pur ottimo Floodland) e ho un background musicale molto diverso. Io ascolto principalmente punk, post punk, dark, hardcore, black e death metal, ma non disdegno neanche l'hard rock, il metal in tutte le sue forme compreso l'AOR. Quindi, ovviamente, le valutazioni sono diverse. Comunque sono d'accordo su quanto dici a proposito dei Christian Death e di Danzig e sono quasi d'accordo sui Bauhaus, ma i Joy Division sono i Joy Division…

    Grazie per la citazione!

    A presto. :)

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  5. Credo sia sempre molto interessante e stimolante scambiare opinioni con persone che hanno una visione parzialmente differente dalla mia sulla musica. Grazie a te Ant!

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  6. Eh si. Se si hanno opinioni totalmente identiche non ha molto senso discutere…

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  7. secondo me c'è un piccolo equivoco tra "spessore artistico" e "tecnica strumentale".
    la musica che dici tu ("prog rock, AOR, heavy metal deluxe") è piena di tecnica strumentale virtuosistico/masturbatoria...
    lo spessore artistico è una cosa molto diversa :)

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    1. Te la butto giù così Allelimo: cosa cattura principalmente l'occhio... un quadro del Caravaggio o un tizio qualsiasi che butta a caso della vernice sulla tela? Una canzone che ha una strutura definita (pari o dispari che sia), con un ritornello memorabile ed un assolo che ti spedisce direttamente su Marte o quattro accordi sparati a caso, suonati male ed interpretati peggio? Spesso certa critica "radical chic" ha da sempre esaltato realtà alternative montate ad arte da furbi manager (leggasi Sex Pistols, ad esempio), liquidando come masturbatori e prezzolati gruppi come Journey, Toto & C. Sia chiaro, ognuno in auto ascolta ciò che gli pare (e ci mancherebbe), ma il gusto del bello è un parametro oggettivo ed indiscutibile. I gusti musicali sono soggettivi, la qualità no. Spero di aver chiarito l'equivoco :D

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    2. equivoco chiarito, non nel senso che intendi tu però, ma in questo senso: quello che cerchi tu nella musica è diverso da quello che cerco io.
      e va bene, come hai detto tu i gusti sono soggettivi e su questo concordo al 100%.
      sul bello come parametro oggettivo, non potrei essere meno d'accordo. decidere cosa sia bello e cosa no è esattamente ciò che si fa esprimendo i propri gusti soggettivi.
      per dire, io tra caravaggio e pollock preferisco il secondo, tra toto e joy division idem, tra journey e chiunque altro, chiunque altro :)
      mi permetto di ripetere che qualità artistica e competenza tecnica sono due cose ben diverse. tu le ritieni identiche, molti altri no.
      :)

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  8. Chiaro, è un modo estremamente diverso nell'approcciarsi alla musica. La competenza tecnica credo sia una componente indispensabile per comporre delle grandi canzoni. Poi, ovvio, becchi gente come Dream Theater e masturbatori vari e rimani interdetto, perché utilizzano esclusivamente la loro competenza come sfoggio della propria padronanza strumentale. Invece, i Journey (e mille altri) sono ottimi musicisti, ma altrettanto in grado di scrivere delle grandi melodie e ciò non è poco, anzi, è tutto! Ti faccio un altro esempio più concreto: circa 10 anni fa, io e altri due amici (uno proprietario di una sala di incisione) nel giro di due sere abbiamo inciso un disco grindcore demenziale. L'abbiamo mandato in giro per ridere, risultato: una label ci ha proposto un contratto discografico ed un portale di musica in Russia ci ha definito semplicemente geniali. Increduli, questi geni discografici (inclusi questi sedicenti critici russi) non hanno capito che abbiamo inciso quei pezzi per farci due risate. Ci manca solo che mi definisca "possessore di qualità artistica" (perdonami la frase infelice). Ecco: questo è il più grosso equivoco in cui cadono i critici snob: definire arte, ciò che oggettivamente non lo è (altrimenti buttiamola esclusivamente sul "relativismo", prendiamo un tizio che rutta in un microfono, poi lo facciamo passare come un genio dotato di integrità artistica, mah). Poi, ovvio e come sempre, i gusti sono gusti, ma la qualità è un criterio (a mio avviso) oggettivo e non soggettivo :D

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  9. se la qualità è un criterio oggettivo e non soggettivo, fammi degli esempi in base ai quali sia possibile stabilire che il disco X è oggettivamente di qualità e il disco Y no.
    io sono anni che ci provo, ma mi sono arreso alla soggettività, magari tu hai una soluzione?

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    1. Ok. Facciamo un esempio: vogliamo paragonare un piatto di linguine con astice fresco ad una porzione di patatine di McDonalds? Impossibile! Giustamente, tu sei libero di mangiarle ogni volta che vuoi (e ci mancherebbe), ma alla fine della fiera si tratta soltanto di patatine fritte, non di un piatto prelibato. Mi spiego? Gli elementi cardine che differenziano un gran disco da una schifezza sono: songwriting, produzione e capacità dei musicisti di suonare uno strumento, valorizzati da un cantante che sia capace di cantare.

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  10. ehm. ma quali sono gli elementi OGGETTIVI in base ai quali si può dire che songwriting/produzione/capacità dei musicisti sono buoni o meno?

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  11. Sai suonare uno strumento o strimpelli (male) quattro accordi? Sei intonato o ragli al microfono? Il sound che fuoriesce dall'hi-fi è potente e limpido o ci accontentiamo di un' accozzaglia di suoni impastati e indefiniti? I primi li chiamo musicisti, i secondi semplici strimpellatori da strapazzo. Credo di aver espresso in maniera nitida il mio punto di vista.

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  12. certo che sì: il tuo punto di vista.
    ma in quello che hai detto non c'è nulla di oggettivo.
    voglio dire: a quale livello si può dire che un musicista sappia OGGETTIVAMENTE suonare uno strumento?
    deve saper suonare il giro di do?
    deve saper suonare un assolo con il tapping?
    deve saper improvvisare su uno standard jazz?
    deve saper suonare qualsiasi cosa leggendola da uno spartito?

    dov'è il confine oggettivo?

    suono limpido o impastato, dipende dalla registrazione.

    sei intonato o ragli, boh. se basta essere intonati per essere artisti di qualità, allora i migliori sono quelli che vanno ai talent-show: personalità zero, ma intonazione impeccabile.

    (scusa se insisto, ma l'oggettività dell'arte è un argomento per me appassionante. spero sempre di trovare qualcuno che sia in grado di dimostrarla)

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  13. E' un piacere discutere con te, in quanto spesso capita di imbattermi contro persone incapaci della benché minima capacità dialogica. Ti rispondo così, sperando di fugare ogni tuo dubbi estraendo un concetto dal dizionario di filosofia:

    "gusto Il nome della funzione sensoriale del g. è stato adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello. La teoria del g. morale nasce tra il 17° e il 18° sec. con l’etica inglese del sentimento, con quei filosofi (Shaftesbury, Hutcheson, A. Smith) che fanno dipendere il giudizio sul valore etico non da un riferimento razionale a una legge, ma da un’autonoma capacità di sentire. La dottrina del g. estetico nasce invece tra il 17° e il 18° sec. (nella cultura spagnola Gracián fu il primo a usare il termine dandogli il significato di una facoltà mentale, capace di apprezzare con immediatezza certe qualità umane, della natura e dell’arte) insieme con l’estetica (➔) moderna, in quanto corrisponde in generale alla mutazione del concetto di estetica da dottrina oggettiva del bello a teoria dell’esperienza artistica. In seguito, il concetto di g. si afferma rapidamente nella cultura francese e in quella italiana, in cui è legato a tendenze anticlassicistiche e barocche, che si manifestano nel rifiuto, quasi in ogni campo dell’operare umano, di principi generali e rigidi. Vasta fu la letteratura sul g. nel 18° sec., soprattutto in Inghilterra (Addison, Hume, A. Gerard, Burke, Home), Francia (Crousaz, J.-B. Dubos, Y.-M. André, C. Batteux, Diderot), Germania e Svizzera (J. J. Bodmer, Breitinger, Gottsched, Sulzer, Baumgarten). La dottrina del giudizio estetico di Kant si presenta come la giustificazione dei giudizi di g., i quali, pur non potendo essere dimostrati singolarmente perché il loro valore non dipende da concetti, traggono dall’apriorità del sentimento estetico la loro validità universale. La teoria del giudizio estetico, dunque, è connessa anche a una riflessione su ciò che di necessariamente estetico c’è nel conoscere: il g., o senso comune, componente fondamentale, insieme all’intelletto e alla ragione, di ogni esperienza umana. In tale prospettiva, il giudizio estetico, o di g., diventa una nozione fondamentale dell’estetica moderna, pur senza contribuire a costituirla come una teoria specifica della produzione e dell’esperienza artistica. Nell’estetica crociana il g. come attività giudicatrice del bello si identifica in atto con la stessa attività artistica che lo produce".

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  14. non c'è una singola parola sull'oggettività nel passo da te riportato.
    e mi sta benissimo: per me il valore dell'arte è ESCLUSIVAMENTE soggettivo.
    :-)

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  15. ... Ma deve esserci una determinata CAPACITA' artistica in colui/coloro che compone/compongono musica! Non si può giudicare un artista buttandola sul relativismo assoluto. Ripeto: prendiamo il primo pirla che scoreggia in un microfono e spacciamolo come tale. O meglio, prendiamo una donna brutta, con pelle acneica e magari sporca e iniziamo a dire: "Beh è un tipo, scusa i gusti sono gusti". Se la mettiamo in questi termini, mi arrendo :)

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  16. o la capacità artistica è individuabile oggettivamente, oppure non lo è.
    se non lo è, diventa necessariamente soggettiva.
    io non ci vedo nulla di male.

    d'altra parte, se la qualità fosse oggettiva dovrebbe essere chiara per chiunque, e quindi non potrebbero esistere dischi brutti.
    il fatto che i dischi brutti esistano mi sembra la più convincente dimostrazione del fatto che non esiste un "bello oggettivo"

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  17. Chiaro che un opinione parte dal soggetto, ma è l'approccio a fare la differenza di colui che esprime un'opinione. Se io leggo una recensione di tizio che dice sommariamente "premesso che a me il genere non è mai piaciuto, il cantante mi sta sulle balle, secondo me il disco X finalmente mi è piaciuto perché è rude, pomposo, diretto, indiretto". Ecco questo per me è il modo peggiore per stilare una recensione (e di gente che scrive così ce n'è a bizzeffe).

    Esistono altri recensori che usano dei magnifici giochi di parole per descrivere - fondamentalmente - il nulla. Ti devo citare qualche band/performer? Tom Waits, Afterhours, Baustelle. Incuriosito, metto su il disco e penso... ma che cazzo stanno dicendo? Questo è rock? Questa è una nenia per hipster intellettuali con il cuore a sinistra ed il portafogli a destra. Il rock (soft o hard che sia) deve trasmettere FEELING, SUDORE, ENERGIA e CLASSE. Altrimenti si tratta di ALTRO. Non ho nulla contro il cosiddetto indie, ma almeno certa "critica" abbia il buon cuore di NON spacciarlo per ROCK.

    Per chiudere, visto che ti fai portabandiera della soggettività, come fai a dimostrare che esistano dischi brutti? :D

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