venerdì 28 dicembre 2012

TUTTO DA RIFARE, PARTE I

Passo 1: siamo delle vecchie glorie dell'hard rock e abbiamo cercato di allargare il nostro seguito con la scrittura di ballate strappalacrime, ma senza esagerare, in modo da non perdere i fans della prima ora.
Passo 2: maledizione! Le ballate non tirano più come una volta, ma vogliamo restare sulla cresta dell'onda, quindi ci trasformiamo nella più vecchia boyband del pianeta, grazie a pezzi sfacciatamente pop, fregandocene del nome che portiamo e della nostra gloriosa storia.
Passo 3: Stramaledizione! L'esperimento "Backscorpions Boys" non ha funzionato. Meglio tornare alle origini fingendo che non sia successo nulla, tanto chi vuoi che si ricordi di questo "incidente di percorso"?
IO me lo ricordo. E tanto basta per stroncare un disco per cui gli aggettivi "terrificante", "osceno" ed "imbarazzante" non rendono neanche minimamente l'idea dell'obrobrio in cui potrebbe imbattersi lo sfortunato ascoltatore. Una vergogna.

martedì 25 dicembre 2012

DICONO DI NOI...

"Raised On Melodies" è un blog sulla musica scritto in modo ironico e brillante da due che ne sanno.. DjJen e DrZed sono due fenomeni! Ho scoperto un sacco di aneddoti che non conoscevo e ogni loro post racchiude in sè una storia.. e una frecciatina ;).. Consigliatissimo!!"

Grazie a te Novembre, per il tuo supporto! E tanto che ci siamo ricambiamo la cortesia: Se siete appassionati di make up e volete un parere obiettivo e competente date un'occhiata al blog "Crimson & Vanilla" di Francy: http://crimsonandvanilla.blogspot.it/
Buon Natale!

lunedì 24 dicembre 2012

EVOLUZIONE O INVOLUZIONE? IL CASO GENESIS, PARTE I

Saltando a piè pari il debutto "From Genesis To Revelation", datato 1969 e considerato dalla band stessa come un capitolo a parte, frutto dell'inesperienza e costruito nel tentativo (fallito) di ottenere un facile successo radiofonico, la vera carriera del gruppo parte con "Trespass" dell'anno successivo. Straordinariamente maturo per essere stato concepito da ragazzi all'epoca così giovani, il disco ha già in sè tutti gli elementi che contribuiranno a rendere i Genesis colossi del progressive, tuttavia avrà un riscontro commerciale inizialmente deludente, per essere poi rivalutato negli anni a venire.


mercoledì 19 dicembre 2012

LA CADUTA DELLE DIVE

Dunque, è "uscito" il nuovo singolo di Mariah Carey...che però a dire il vero non è mai stato "dentro", quantomeno alla top 100 visto che si è piazzato al...115° posto. Così Mariah va a fare compagnia a Nelly Furtado (una catastrofe!), Christina Aguilera ("Lotus" ? e chi l'ha mai visto?) e, spiace a dirlo, Madonna ("girl gone wild" desticazzi) nell'elenco dei grandi flop musicali di quest'anno. Il 2012 non segnerà la fine del mondo, ma quella delle grandi dive certamente si.

martedì 18 dicembre 2012

LE PIETRE ROTOLANO ANCORA DOPO 50 ANNI...

Dopo l'ennesima raccolta antologica - di cui potevamo tranquillamente fare a meno -, intitolata "Grrr!" ed uscita in così tanti formati diversi da perderci la testa (2CD, 3CD, 3CD deluxe edition, 5 CD + 7"...ma non escludo me ne sia sfuggita qualcuna) i festeggiamenti per i 50 anni di carriera proseguono con questo documentario di 150 minuti. Fosse uscito per Natale sarebbe stata una bella idea regalo. Purtroppo bisognerà aspettare il prossimo anno per vederlo dalle nostre parti...in quante diverse edizioni non è ancora dato saperlo, però.


sabato 15 dicembre 2012

COVER ALBUM PRIMA E DOPO LA CENSURA, PARTE I

Kabooom! In effetti questa immagine ancora in tempi recenti ha creato non pochi problemi: basti pensare che circa quattro anni fa Wikipedia si è vista costretta a rimuoverla dal proprio sito. Il motivo credo sia palese e non meriti ulteriori spiegazioni. Ad ogni modo, già nel lontano 1976 negli U.S.A. ed in numerosi altri Paesi si decise di optare per una più sobria (ma terribile) immagine della band. Strano a dirsi, non fu né la prima né l'ultima volta che una copertina del gruppo diede scalpore...

giovedì 13 dicembre 2012

CIAMBELLE SENZA BUCO, PARTE I

Passati in un batter d'occhio da band di buon successo a megastars mondiali, i 'Tallica si trovarono di fronte al dilemma di come dare un degno successore al blockbuster "Metallica" (o "Black Album", per gli amici) e decisero di farlo... nel peggior modo possibile, ovvero discostandosi quanto più da ciò che erano stati, rinnegando buona parte della loro storia e arrivando ad autodefinirsi una "band pop". Ricordo bene il polverone suscitato dall'uscita dei due album gemelli "Load" e "Reload", quest'ultimo una raccolta di scarti del precedente: fans divisi, insulti da parte della band a chi non li capiva, e così via. Tanto di cappello ai gruppi che decidono di rinnovarsi, ma ad essi va fatto notare come il confine tra rinnovamento e svendita, talvolta sia davvero sottile.


CIAMBELLE SENZA BUCO, PARTE II


L'alcol fa male. Prova ne sia il fatto che una (luuunga) bevuta in un pub tra Tony Iommi e Ian Gillan si sia trasformata in una delle collaborazioni meno riuscite della storia del rock. Passi per la qualità dei pezzi, non memorabili ma nemmeno così atroci come tanti hanno scritto, ma dal punto di vista di immagine e tematiche, Ian nei Sabbath ci stava bene come un elefante in un negozio di porcellane. A complicare ulteriormente le cose ci si mise pure la scelta di una copertina che scontentò tutti ed un tour che partì già col piede sbagliato nel momento in cui ci si accorse che l'imponente scenografia, che riproduceva Stonehenge, era...troppo grande per qualsiasi palco! Inutile dire che la storia non durò molto: Gillan ritornò nei riformati Purple, mentre Iommi si trovò praticamente senza una band e andò di nuovo a pescare nel "profondo porpora" reclutando Glenn Hughes. Errare è umano, ma perseverare...


lunedì 3 dicembre 2012

3X1 UHM, CONOSCO QUEL RIFF...

Nel momento in cui scrivo è sugli scaffali il nuovo lavoro della band di Boston, il primo di inediti da un decennio a questa parte. Per molti gli Aerosmith restano legati alla trilogia di fortunatissimi lavori "Permanent Vacation", "Pump" e "Get A Grip", ma non va dimenticato che le radici del gruppo affondano negli anni '70 e che proprio in quel decennio esso divenne tra i principali - e più fortunati, dal punto di vista commerciale- portabandiera dell'hard rock made in U.S.A. grazie ad una serie di album che rileggevano il verbo degli Stones in versione "stelle e strisce". Dischi che ancora oggi riescono a darci quella "dolce emozione" che solo i capolavori sanno generare.


3X1 UHM, CONOSCO QUEL RIFF...

Personaggio simpatico almeno quanto un dito in un occhio, Ted Nugent ha avuto grande notorietà alla metà degli anni '70, incarnando appieno l'archetipo del guitar-hero e consegnando alla storia una serie di brani di successo, tra i quali questo, uno dei perni dell'hard rock americano di quel lontano decennio. Col tramontare dei seventies, le fortune di Nugent sono andate svanendo e abbiamo dovuto attendere gli anni '90 ed il supergruppo Damn Yankees per sentire di nuovo parlare, per quanto brevemente, di lui. Ciononostante, mentre leggete queste righe sicuramente qualche radio americana sta passando questo pezzo, graffiante oggi come 35 anni fa.


sabato 1 dicembre 2012

IL PERSONAGGIO: MARC BOLAN.

Dotato di un ego smisurato, al punto da divenire l'esempio per eccellenza della rock star viziata, nonché di una facile autoindulgenza in vizi chimici ed alcolici di ogni sorta, Marc Bolan con i suoi T-Rex è stato, senza timore di smentita, LA rock star inglese per eccellenza nei primi anni '70. Tra il '70 e il '72 ha piazzato album e singoli al numero uno con una facilità e rapidità che non si vedeva dai tempi dei Fab Four ed è stato un idolo delle folle al punto da generare una vera isteria di massa, ribattezzata (dal nome della band) T-Rexstasy. Passati i tempi d'oro e fallita clamorosamente la conquista delle classifiche americane, ha dovuto far fronte ad un appannamento di vendite ed anche di immagine che l'ha accompagnato per alcuni anni, gli stessi anni in cui, paradossalmente, l'amico-rivale David Bowie costruiva il proprio mito. Un destino beffardo ha voluto che proprio nel momento in cui sembrava aver ripreso la scalata, un tragico incidente l'abbia strappato ai suoi sogni di riconquista, per consegnarlo alla leggenda. E che ciò sia accaduto proprio nel 1977, l'anno del Punk, pare proprio il segno che di quell'Inghilterra "glam", colorata e disimpegnata di cui era stato, seppur brevemente, il re, oramai non restava proprio nulla.