domenica 9 settembre 2012

OPS, DEVO RIFARMI UN PO' IL TRUCCO...



Che "Destroyer" sia "IL" disco dei KISS è un fatto assodato, nonostante un iniziale scetticismo da parte dei fans che aveva fatto temere una rapida (e  prematura) conclusione della favola dei quattro musicisti mascherati. Il merito va senz'altro alla cristallina produzione ad opera di Bob Ezrin (all'epoca reduce da successi milionari con Alice Cooper) e ad un lotto di canzoni che,  con poche eccezioni, sono divenute punti fermi nei live show del gruppo. L'album era già stato sottoposto a rimasterizzazione nel 1997, quando, all'indomani della reunion in formazione originale, si era proceduto alla ristampa del catalogo classico. Già allora le aspettative dei fans erano state parecchio deluse: l'assenza di bonus track ed un libretto davvero scarso avevano fatto storcere il naso a molti. Grandi erano le attese e le speranze dei tanti 'kissomani' nei confronti della assai reclamizzata ripubblicazione del disco ma, ahinoi, i risultati sono ben distanti da quanto ci si aspettava. Sia chiaro, il lavoro di rimasterizzazione è veramente ben fatto e non snatura il sound classico, limitandosi per così dire a spolverarlo un pò, rendendolo più corposo e dando spazio a tante finezze sonore che precedentemente risultavano un pò affossate nel mix. Veniamo però ai punti dolenti. In primis la copertina: si è detto che la cover utilizzata per questo progetto fosse stata rifiutata dalla Casablanca Records perchè "troppo violenta"...Ah certo, quattro fuocherelli sullo sfondo e due edifici crollati sono davvero troppo "osè" per un disco che inizia con un incidente automobilistico e che è stato registrato da una band il cui bassista sputava sangue e fuoco sul palco!
Passando  al contenuto, chi scrive ritiene che una solo bonus track sia davvero troppo poco. Considerando che la durata del disco è di circa 35 minuti, riteniamo sarebe stato di gran lunga preferibile pubblicare un doppio CD: sul primo avrebbero trovato spazio sia la versione originale del disco, sia quella rimasterizzata, mentre un secondo dischetto avrebbe potuto benissimo contenere molti più pezzi bonus. I fan più accaniti dei KISS, infatti, sono a conoscenza della tonnellata di materiale demo che circola sul web e che, con solo un lieve lavoro di pulizia avrebbe fatto una gran bella figura accanto alle tracce definitive, a testimonianza di come i brani abbiano subito una vera e propria rivoluzione in fase di songwriting. Non ce la sentiamo di bocciare in toto il progetto ma, come si dice nel caso di studenti poco volenterosi "hanno le capacità, ma non si applicano". L'ennesima occasione mancata...

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