sabato 6 dicembre 2014

EVOLUZIONE O INVOLUZIONE? IL CASO GENESIS, PARTE VII


Archiviati i colori sgargianti di "Abacab", i Genesis si ripresentano nel 1983 con l'omonimo full length, complessivamente più 'maturo' e variopinto del celebre predecessore. Il fischiettante motivetto di "That's All" e la sbarazzina "Illegal Alien" vengono apprezzate dalla nuova generazione di rampanti "Yuppies", ma i Nostri danno il meglio di sé con la ballata notturna "Home By The Sea" e con l'oscura "Mama". Quest'ultimo può essere serenamente definito come l'episodio più inquietante mai inciso dalla band inglese, forte del suo groove ossessivo capace di risvegliare il lato oscuro di un qualsiasi American Psycho.

5 commenti:

  1. Copertina orrenda e titolo deludente, ma il primo lato dell'album è ottimo, mi piace moltissimo. Peccato che sul secondo la qualità sia un po' altalenante, ma nel complesso "Genesis" è un gran bel disco.

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    1. Sulla copertina sono d'accordo... sintetizza certe 'brutture' tipiche degli anni Ottanta, ma per quanto concerne il titolo ci può stare dai... rappresenta una nuova vita di un gruppo che ha scelto di chiudere i ponti con il passato. Concordo che "Genesis" sia un gran bel disco, nonostante qualche caduta di tono da te giustamente sottolineato :D

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  2. Ciao Jen,
    questo disco l'ho riscoperto di recente...Ha il suo fascino. "Mama" in effetti è deliziosamente inquietante...per quanto mi riguarda una delle cose migliori mai prodotte in casa Genesis (anche se non è il mio habitat naturale).
    Un saluto!

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    1. Il tempo - come si suol dire in casi come questi - è galantuomo e sono felice che tu abbia riscoperto un disco troppo spesso sottovalutato, perché - definito - POP. Un caro saluto e tanti auguri di buon anno!

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    2. Eh si, le cose buone vengono sempre a galla, prima o poi.
      Tanti auguri anche a te caro Jen!

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