Il primo trittico di lavori dei Deep Purple, con ancora alla voce Rod Evans, soffre indiscutibilmente il confronto in quanto a popolarità con la successiva fase che vedrà Ian Gillan dietro al microfono ma non è privo di spunti interessanti, per quanto legati maggiormente ad un sound che alterna fasi psichedeliche ad altre proto-progressive. La cover di "Hush" darà al gruppo una grande popolarità negli Stati Uniti, oltre a rimanere un punto fisso delle esibizioni live degli anni a venire, ma anche altri brani non sono privi di fascino, come questa rivisitazione "rallentata" del classico "Help" dei The Beatles, che già mostra l'impareggiabile gusto di Jon Lord alle tastiere. Dischi da riscoprire per chi li considera ancora solo "Quelli di Smoke On The Water".
Si, hai ragione sono dischi da riscoprire assolutamente. Mi pare che inizio da subito e vado a cercarli nel magazzino degli mp3...Purtroppo in questo momento non ho a portata di mano i vinili. :)))
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