Come possa accadere che il disco Pop più atteso dell'anno si riveli un (relativo, per carità) insuccesso è una cosa che mi lascia basito. Lanciato da una campagna promozionale da 25 milioni di dollari ARTPOP di Lady Gaga ha sì conquistato le vette delle classifiche negli States e in UK ma è poi scivolato rapidamente nelle retrovie, con vendite ben al di sotto delle aspettative (-81% nella seconda settimana: peggior risultato del 2013). Certo, il primo singolo "Applause" faceva un pò troppo il verso all'ultima Madonna ma nel complesso non era un brutto pezzo. Per correggere il tiro si è poi ricorsi ad una "Do What U Want" che, complice la presenza del guest R Kelly, suona come altri 1000 brani: piacevole, ma già ascoltato decine di volte (io ci sento persino Tiziano Ferro...) e decisamente privo di "anima". Anche la copertina del disco, opera di Jeff Koons, non fa gridare al miracolo ed è in linea con le altre creazioni dell'artista (insomma: bruttina). Fatti i conti, qualcosa non ha funzionato a dovere. Adesso bisognerà solo decidere a chi dare la colpa di questo, del tutto inatteso, "ARTFLOP".
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