La più grande rock band degli anni settanta? No, o meglio, non solo. I Led Zeppelin sono molto di più: la Quintessenza della rock band. Dotati di un carisma e di un alone che non esiterei a definire "mistico", gli Zeppelin hanno costruito nel decennio, che li ha visti discograficamente attivi, ciò che quasi nessuna band era mai stata capace di fare, attingendo a quelle radici blues che sono il fondamento di tutta la musica definita "rock" e rielaborandole in brani destinati a divenire pietre miliari. Così come i The Beatles (che in quegli anni stavano vivendo i loro ultimi, difficili, momenti) erano divenuti simboli ed icone degli anni '60, così gli Zep lo saranno per il decennio successivo, in un susseguirsi di trionfi, eccessi e tragedie personali che hanno pochi eguali nel - solitamente ben fornito - mondo del rock. La morte di John Bonham nel 1980 porrà fine al gruppo, che si rivelerà tra i pochi restii a tour autocelebrativi e reunion posticce, ma non spegnerà quel "fuoco sacro" che ancora oggi spinge ogni adolescente che si avvicini alle sei corde ad inerpicarsi sulla "Scalinata Per Il Paradiso".
Gli Zep sono per certi aspetti inarrivabili, hai detto benissimo: la "quintessenza della rock band". Tra i gruppi storici dell' "hard & heavy" dei '70, confesso però di avere un debole soprattutto per i Black Sabbath e per gli stramaledetti riffi di Iommi, che ti scavano dentro le viscere...
RispondiEliminaAnch'io adoro alla follia i Black Sabbath (non solo quelli con Ozzy, ci tengo a precisarlo) ed è un dato di fatto che Iommi ancora oggi sia il punto di riferimento per chiunque abbia intenzione di suonare doom metal. Mi piacciono molto anche gli Zep, ovviamente, ma se devo indicare il mio gruppo (inglese) preferito degli anni settanta sono i Deep Purple, seguiti a ruota da Rainbow (sono Blackmore dipendente), Uriah Heep, Black Sabbath ed in "coda" troviamo il dirigibile. Ovviamente parliamo di mostri sacri, non mi fraintendere... :D
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