Jim Steinman è uno che ha fatto del detto "poche idee, ma buone" un pò uno stile di vita, giacché non è mai stato un autore straordinariamente prolifico ma ha sempre lasciato il segno. Dopo aver scritto per intero il colossale "Bat Out Of Hell" di Meat Loaf ed aver accettato che il suo nome apparisse solo in piccolo in copertina, il songwriter si mette al lavoro per dare un seguito a quel "mostro" di album. Tuttavia, fin da subito, è chiaro come le cose non girino per il verso giusto: tra Steinman e Meat Loaf i rapporti si sono fatti piuttosto freddi e quando il cantante perde (letteralmente!) la voce ed abbandona le sedute di registrazione del disco che avrebbe dovuto chiamarsi "Renegade Angel", Jim decide che può farcela benissimo da solo: se i pezzi li ha scritti sarà anche in grado di cantarli, giusto? Ecco, non proprio. Sebbene Steinman sia aiutato in studio da Rory Dodd (di fatto esecutore "in toto" di almeno tre pezzi del disco), il suo cantato sull'album (che viene reintitolato "Bad For Good") impallidisce in confronto a quello di Meat Loaf e rende fiacchi, se non addirittura "fuori tono", brani che se interpretati dall'ex compagno avrebbero avuto ben altro spessore. Pochi mesi dopo l'uscita del disco, un ritrovato Meat Loaf pubblica infine "Dead Ringer", il tanto atteso sequel di "Bat Out Of Hell", che però fa una ben magra figura rispetto al suo predecessore, in gran parte perché Jim ha tenuto per il "suo" disco i brani migliori. Steinman lavorerà ancora come solista, prima con i Fire. Inc. e poi con le Pandora's Box, ma tendendosi d'ora in poi lontano dai microfoni, se non per sporadici interventi "recitati". Non è tuttavia il caso di prendersela a male: non si può eccellere in tutto, giusto?
Averne comeJim. Uno fatto più per Broadway che per il Monster of Rock...
RispondiEliminami sa che lui sia un "faccio tutto io"...sai che non conoscevo questa persona? ammetto la mia ignoranza....
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