Nelle intenzioni "Done With Mirrors" avrebbe dovuto segnare la rinascita degli Aerosmith, dopo un quinquennio non propriamente epocale che li aveva visti (letteralmente!) perdere pezzi a destra e a manca. La reunion della formazione storica ed un nuovo contratto con la Geffen facevano ben sperare e si decise di creare qualcosa di decisamente estroso per quanto riguarda il packaging dell'album: oltre ad aver eliminato il famoso logo alato del gruppo, per enfatizzare in titolo ("Creato con gli specchi") tutto, dalla copertina, ai titoli, ai testi venne stampato ... al contrario, in modo da poter esser letto correttamente solo se posto di fronte ad uno specchio. Il nome del disco si prestava inoltre ad un curioso doppio senso legato all'abuso di cocaina, abitudine cui la band faticava ancora a rinunciare. Colpa o no di questa insolita grafica (criminalmente "raddrizzata" delle recenti ristampe su CD) i fans voltarono in massa le spalle ai bostoniani, decretando il totale fallimento del lavoro, tutt'oggi il meno venduto della loro carriera. Poco male, una collaborazione con le star del rap Run DMC nel giro di un anno avrebbe sistemato le cose, riportando la band sotto i riflettori...e nelle classifiche.
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