"Sogni di Gloria"
Con vendite stimate attorno ai quaranta milioni di dischi, i Ratt insieme a Motley Crue, Poison e Van Halen, sono stati i principali portabandiera del festaiolo e multicolorato rock americano degli eighties. Dopo aver esordito su etichetta Time Coast con un self titled E.P. nel 1983, il quintetto di San Diego si assicura un contratto con la major Atlantic e l'anno seguente centra il grande successo con il multiplatinato "Out Of The Cellar", piccolo gioiello in grado di fare proseliti tutt'oggi, a quasi trent'anni di distanza dalla sua pubblicazione, grazie a brani storici quali "Wanted Man", "Lack Of Communication" e l'hit "Round And Round". Messi di fronte alla necessità di dover bissare il grande exploit, i ragazzi si chiudono in studio con il celebre produttore Beau Hill (già dietro la consolle per il precedente lavoro) e nel 1985 danno alle stampe "Invasion Of Your Privacy". Il disco prosegue il discorso intrapreso da "Out Of The Cellar" e , sebbene realizzato in fretta e furia per capitalizzare al meglio il successo ottenuto, non perde una sola nota di quella freschezza che avevamo assaporato con l'album precedente. In questa occasione, il songwriting risulta complessivamente più maturo e coeso, eliminando così le piccole ingenuità stilistiche del recente passato. Il fulminante riff portante di "You're In Love" lascia letteralmente sbalorditi, grazie all'aggressivo e scintillante stile chitarristico di Robbin Crosby e Warren De Martini. La band dimostra di avere assimilato bene la lezione impartita dai Judas Priest di "Defenders Of The Faith" con la successiva "Never Use Love", altro da pezzo da novanta, imbastito su ritmiche quadrate, ma straordinariamente catchy, sublimate da un guitar solo che si candida ad essere una delle pagine più belle di tutto l'hard rock americano di quel periodo. Dopo cotanta grazia ci si potrebbe aspettare un plausibile calo di tensione, ma sorprendentemente ciò non avviene: "Lay It Down" riesce nell'obiettivo di sposare il rock da classifica con ruvide melodie vocali, graffiate dall'ugola deliziosamente aggressiva di Stephen Pearcy. Lo spettro del sacerdote di Giuda emerge nuovamente in "Give It All", un altro accattivante mid tempo, giostrato su un riffing legato in maniera pervicace a soluzioni già sperimentate, ma indubbiamente efficaci. Un delicato arpeggio acustico introduce la sincopata semi ballad "Closer To My Heart", irrobustita da un gran lavoro dietro le pelli di Bobby Blotzer, che funge da ruggente contraltare all'eclettico chiaroscuro generato dalle sei corde dei due axemen. "Between The Eyes" dimostra l'innegabile capacità dei cinque americani, di trasformare un brano quadrato come un mattone in un diamante sonoro splendente. In quest'occasione, emergono i cangianti vocalizzi di Pearcy, puntuale come sempre nello sposarsi con le melodie glamour del pezzo. "What You Give Is What You Get", sconta forse un'eccessiva ripetititività del chorus, ma viene salvata da ricami chitarristici deluxe in puro stile class metal. La successiva "Got Me On The Line" abbraccia le luccicanti tinte del glam metal più platinato, mantenendo comunque intatta la grinta presente nel DNA della band. "You Should Know By Now" invece è legata maggiormente ai tipici clichè del rock'n'roll più tradizionale, risultando indubbiamente contagiosa, grazie ad un ritornello facilmente assimilabile. L'epilogo viene affidato a "Dangerous But Worth The Risk", un episodio sicuramente dignitoso, ma che nulla aggiunge ad un disco già di per sè epocale. La festa per i Ratt durerà altri due dischi, ma quando busseranno alle porte degli anni '90 con il pur ottimo "Detonator" non troveranno più nessuno interessato al loro Ratt'n'Roll oramai decisamente demodè.
Tracklist:
You're In Love
Never Use Love
Lay It Down
Give It All
Closer To My Heart
Between The Eyes
What You Give Is What You Get
Got Me On The Line
You Should Know By Now
Dangerous But Worth The Risk
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