domenica 25 gennaio 2015

NEVERENDING STORY


Certo il testo di "We Built This House" non è un capolavoro di originalità e si sente la mancanza di un assolo con tutti i crismi, ma rispetto a certi abissi creativi cui ci hanno abituato di recente ("To Be No 1"...Gesù ho ancora gli incubi!) qui si respira tutta un'altra aria. Bentornati cari Scorpions! Insieme a Def Leppard e Toto, il disco che aspetto con più trepidazione in questo 2015.

venerdì 23 gennaio 2015

FUNNY ROCK FILES: ROSSO (PORPORA) DI VERGOGNA!


Liverpool, 15 marzo 1976, David Coverdale scende dal palco in lacrime dopo un disastroso concerto dei Deep Purple e annuncia di voler lasciare la band. Jon Lord risponde serafico: "non c'è più alcuna band da lasciare": da tempo aveva deciso, insieme al batterista Ian Paice, che l'avventura del 'profondo porpora' era giunta al capolinea. Ognuno per la sua strada dunque ...anche se Coverdale, Paice e Lord si ritroveranno ben presto sotto la bandiera del "Serpente Bianco" e quello di Tommy Bolin come percorso sarà assai breve (morirà infatti nel dicembre dello stesso anno). Non sorprende quindi il fatto che abbia destato grande scalpore l'annuncio di un tour dei "Deep Purple" nel 1980... scalpore tramutatosi in smarrimento e poi in rabbia nel momento in cui la band irrompeva sul palco. "Ma chi ca$$o sono quelli?" devono infatti essersi chiesti gli (sfortunati) spettatori dei concerti del gruppo. Ci volle poco a svelare il mistero: questi fantomatici "Deep Purple" non erano altro che un manipolo di session players capitanati da Rod Evans, ex cantante dei VERI Purple che, facendo forza sui suoi remoti trascorsi nel gruppo (nel biennio 1968/69), sperava di ritornare sotto le luci della ribalta con questo progetto. Indovinate un pò come andò invece a finire? Sotto il peso di una denuncia da parte dei manager dei VERI Purple e delle reazioni scontente dei fans Evans (mattonata in testa numero uno...) dovette pagare una cospicua penale e (carriolata di mattoni sul capo!) perse le royalties sui primi tre dischi dei Deep Purple, nei quali aveva cantato. Da allora (immaginiamo anche per la vergogna) di Evans si sono perse le tracce, mentre solo quattro anni dopo il misfatto le testate giornalistiche musicali poterono titolare "Purple Reunion!". Per davvero, questa volta!

sabato 10 gennaio 2015

UN VERO PECCATO...



"Too Much Too Soon" rappresenta il canto del cigno dei New York Dolls, un collettivo di brutti ceffi il cui look è stato senza dubbio di ispirazione alla "Sorella Schizzata". Tale definizione risulta altrettanto appropriata quando si parla di Dee Snider e soci; difatti i Twisted Sister ebbero "troppo" successo, "troppo in fretta", ironicamente per i motivi più sbagliati di questo mondo. Un'immagine clownesca promossa da video clip obiettivamente stupidi misero in secondo piano le canzoni e quando, con prevedibile velocità, il pubblico "mainstream" si stancò e voltò la testa da un'altra parte, al gruppo non rimase nulla. Un vero peccato, perché un album come "Love Is For Suckers" (progetto solista di Snider, accreditato ai "Sister" per ragioni di mercato) avrebbe meritato ben altra fortuna.

lunedì 5 gennaio 2015

TIRA... E MOLLA!


Una cover dei Journey? Si...anzi no, almeno tecnicamente. Sebbene il brano fosse stato scritto dal gruppo per l'album "Frontiers", all'ultimo momento venne (chissà perché...) messo da parte ed offerto agli Scandal per il loro disco "Warrior" del 1984. Steve Perry e soci lo avrebbero ripreso in mano e pubblicato a loro nome solo l'anno successivo, all'interno della colonna sonora del film "Vision Quest". Non se la prenda male la bella Patty Smyth, singer degli Scandal (e quasi omonima della ben più nota "Sacerdotessa del Rock") ma cantata da Steve "Goldsinger" Perry è tutta un'altra cosa...


venerdì 2 gennaio 2015

EVOLUZIONE O INVOLUZIONE? IL CASO GENESIS, PARTE IX


La distanza qualitativa tra la produzione di Collins solista ed i lavori del gruppo è oramai pressochè nulla. I pezzi contenuti nel pur valido "We Can't Dance" sono nella maggior parte dei casi un pop estremamente levigato ed orecchiabile. Pertanto quando il cantante/batterista decide di averne abbastanza la fine della band inglese è segnata. A nulla servirà il tentativo di risorgere dalle proprie ceneri con un nuovo frontman e la band ritroverà il calore del pubblico solo nel 2007 con l'inevitabile, ma breve, reunion celebrativa del terzetto Rutherford/Banks/Collins, per una serie di concerti pieni di effetti speciali e tanto mestiere, ma poco altro.