giovedì 23 ottobre 2014

QUALCOSA E'ANDATO STORTO, PARTE VI


Curioso come, tolta una tomba (grave) dal nome, i tedeschi Grave Digger se ne siano scavati invece una con le proprie mani. Con "Stronger Than Ever" del 1986 il gruppo, ribattezzatosi Digger, tenta un approccio musicale più morbido rispetto a quello dei primi lavori, nella speranza di far breccia nelle classifiche. L'operazione, neanche a dirlo, è un fallimento su tutta la linea: il flop è di quelli pesanti e per risentir parlare della band bisogna aspettare quasi un decennio, quando, contando sulla memoria corta dei fans, vengono recuperati ragione sociale e stile degli esordi, inaugurando così una seconda parte di carriera che dura ancora oggi tra pochi alti e molti bassi.

lunedì 20 ottobre 2014

QUALCOSA E' ANDATO STORTO, PARTE V


Brutta bestia il successo: ti porta fama e denaro ma replicarlo è difficile, talvolta per un'oggettiva incapacità degli artisti, talaltra per improvvisi attacchi di "disinteresse acuto" da parte del pubblico. Nel caso degli Europe, l'opzione da valutare è la seconda, giacché sia "Out Of This World" che "Prisoners In Paradise" sono dischi di tutto rispetto, pieni zeppi di brani grandiosi, ma, ahiloro, privi di un hit trainante (leggasi: ruffiano) come lo era stato "The Final Countdown". Riascoltati oggi, sono indubbiamente lavori che avrebbero meritato una maggiore fortuna commerciale, ma sono invece andati incontro (il secondo, soprattutto) ad un destino avverso che ha portato ad un decennio di stallo nelle attività del gruppo, rinato nel nuovo millennio con tutta l'intenzione di non campare esclusivamente sul passato, ma trovare nuove vie per un (si spera roseo) futuro.

mercoledì 15 ottobre 2014

QUALCOSA E' ANDATO STORTO, PARTE IV



Messi di fronte al (triste) e radicale cambiamento avvenuto nella scena musicale degli anni novanta, i Def Leppard decisero, con grande coraggio ma forse poca obiettività, di dare un taglio al passato. In tale senso, la pubblicazione l'anno precedente della raccolta "Vault" avrebbe dovuto segnare tanto una celebrazione di 15 anni di attività discografica, quanto la chiusura di una fase nella carriera della band. Nel 1996 vide quindi la luce "Slang": via il logo che fino ad ora aveva caratterizzato tutta la produzione dei cinque inglesi e via anche i brani di facile presa che li avevano resi una delle band (hard) rock di maggior successo; dentro, uno stile maggiormente sperimentale e moderno. Se le speranze erano quelle di crearsi una nuova base di fans, esse andarono del tutto disattese e i Leppard si trovarono a fronteggiare, in luogo delle ampie platee di ammiratori di un tempo, il primo vero flop della loro carriera ed ingranarono in fretta e furia la retromarcia, recuperando logo e "style" dei tempi d'oro per il successivo "Euphoria" del 1999. Colpa o no di "Slang" (che, sia detto per inciso, è un grande album), comunque il danno era fatto ed il futuro di carriera assumerà tinte assai meno platinate di quanto era stato in precedenza.