sabato 27 ottobre 2012

IL MEGLIO DEL 2012, PARTE I

Un ritorno monumentale dopo sedici anni di assenza per i Dead Can Dance. Brendan Perry e Lisa Gerrard sono due autentici geni, dato che riescono a comporre una serie di brani architettati su una serie infinita di sfumature estratte dalla musica colta prodotta in ogni angolo del globo... e non chiamatela Dark Wave. Il circo risiede altrove. Voto 9,5


IL MEGLIO DEL 2012, PARTE II

Quanti gruppi possono vantare nella discografia di non aver mai partorito schifezze? I The Cult sono uno dei pochi gruppi in grado di stupire album dopo album, mostrando di avere una capacità di scrittura superiore alla media. 
Voto 8.


IL MEGLIO DEL 2012, PARTE III

Iniziamo a snocciolare la top ten del 2012... I Rush hanno rimesso di nuovo tutti dietro la lavagna, scrivendo un disco incredibile, per songwriting, arrangiamenti e produzione. Tutto questo senza risultare scabrosamente vetusti e retrò. Voto 9,5
 

giovedì 25 ottobre 2012

L'ANGOLO DEL COLLEZIONISTA

I maniaci del collezionismo musicale sono ben a conoscenza di questa gemma: il singolo "God Save The Queen" su etichetta A&M è infatti uno dei dischi più rari e ricercati (e, di conseguenza, contraffatti) del pianeta, in quanto il contratto tra i Sex Pistols e l'etichetta durò una sola settimana e le copie stampate non vennero mai distribuite. I pochissimi esemplari rimasti si trovano oramai nelle collezioni private più prestigiose e passano di mano per cifre che raggiungono i 14.000 euro.


domenica 21 ottobre 2012

CHIARI...FIN DA SUBITO, PARTE I

Privati dell'apporto di Peter Criss e con un Ace Frehley oramai del tutto inaffidabile, i KISS tentarono la carta del concept-album dalle tematiche mistiche ed epiche, lasciando i fans totalmente disorientati. Per chi si aveva conosciuto la band con la svolta pop di "Dynasty" fu certamente uno shock, ma chi rimase di sasso in ultima analisi fu il gruppo stesso quando vide i tabulati delle vendite, pressoché inesistenti rispetto agli standard di pochi anni prima. Inevitabile la correzione della rotta ed un rapido dietro-front verso lidi più appetibili (almeno in teoria) per i fans della prima ora.


CHIARI...FIN DA SUBITO, PARTE II

Curioso decennio i '90, nati musicalmente con un anno di ritardo. E'stato infatti il 1991 a fare da spartiacque tra quanto era prima e ciò che sarebbe venuto. In quell'anno il fatidico "Nevermind" dei Nirvana fece piazza pulita del glamour del decennio precedente e gli U2 reinventarono tanto il rock da stadio, quanto sé stessi con "Achtung Baby", lasciandosi alle spalle l'immagine da ragazzini "rivoluzionari" e tramutandosi in rock star consumate, consci del proprio potere mediatico. Bastano le prime, dissonanti e sconnesse note iniziali del disco a far capire che il passato era oramai alle spalle. Giunti al proprio zenith creativo, da qui in avanti, nel bene e nel male, sarà null'altro che autocelebrazione del proprio mito.